Riparliamo di videopoker?

Era l'aprile del 2015, quando avevamo proposto all'Amministrazione comunale di Giaveno un istanza che chiedeva un impegno al contrasto ed alla regolamentazione dei videopoker. Infatti tutte le forze che si erano presentate alle amministrative, anche noi con la nostra lista civica, avevano sottoscritto una piattaforma precisa con "Libera Valsangone". Uno dei punti era proprio il contrasto alle slot machine elettroniche o videopoker come vengono comunemente denominate.

Se da un lato "Libera Valsangone" sottolineava i rischi di come questi videopoker vengano utilizzati per il riciclaggio di denaro. Noi come Lega Nord volevamo invece puntare il dito su quelli che sono i rischi sugli utilizzatori, consci del fatto che moltissime fonti hanno lanciato più volte un allerta sanitaria e sociale. Sottolineando anche come, alla fine, i più esposti a rischio di dipendenza patologica da gioco siano proprio le fasce più deboli economicamente come disoccupati e pensionati. Da questo abbiamo inoltrato le nostre proposte all'amministrazione:

- Obbligo di esporre un cartello sui rischi dalla dipendenza da gioco;

- Alla luce di una sentenza della cassazione, di limitare "per preservare la salute dei cittadini" le ore di accesso alle slot machine elettroniche. Noi avevamo proposto tra le 16 e le 19, orario in cui i locali sono spesso frequentati anche da minori.

Onestamente sapevamo quanto questo era un argomento ostico, ci sono di mezzo guadagni e lo sconto sulla TARI che potevano offrire i comuni appare di scarso appeal. Sapevamo quanto richiedesse tatto ed un lavoro di sensibilizzazione. Però ci saremmo aspettati qualche risultato, purtroppo ci siamo ritrovati con il pessimo connubio di videopoker e malavita organizzata sui titoli dei giornali.

Crediamo fermamente che questo sia il momento di riparlare della questione e, nelle possibilità dei mezzi che le Amministrazioni hanno, portare a casa qualche risultato.

(immagine riporta screenshot dal sito www.valsusaoggi.it)