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Serata NO al referendum - un piccolo resoconto -

  • Patrizio
  • 3 ott 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Mercoledi 28 Settembre la Circoscrizione della Lega Nord Val Susa e Val Sangone ha organizzato un incontro sul Referendum Costituzionale, in particolare per presentare le ragioni del NO. Ospite della serata Riccardo Molinari, avvocato e Segretario Nazionale della Lega Nord Piemont. Prima di entrare nella logica dei tanti motivi per cui questa riforma va respinta, Molinari, ha voluto aprire una riflessione sul fronte del NO. Un fronte eterogeneo che va da SEL, ANPI, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e persino una frangia interna del PD: un fronte con obbiettivi e orizzonti politici assolutamente diversi, eppure, tutti accumunati dall’idea di respingere questa riforma. Solo guardando questo schieramento l’elettore dovrebbe capire quanto questa riforma sia sbagliata, infatti la Costituzione è un bene di tutti e la modifica dovrebbe appartenere a tutti. Tra i tanti motivi per cui dire no c’è sicuramente il nuovo Senato composto da parlamentari part-time che dovranno dividersi tra Senato, Regioni, Comuni con il facile risultato di fare peggio dei loro attuali colleghi. Inoltre questo bicameralismo imperfetto (dice il fronte del si) cazzaro (l’ha definito Marco Travaglio) non elimina il ping pong di letture delle leggi tra le due camere e, per assurdo complica il processo legislativo introducendo almeno 7 tipologie di normative per le nuove leggi mentre nella Costituzione originale ve ne sono presenti solo 2. La Lega Nord infine non può che sottolineare l’assurda cancellazione della capacità di legiferare delle Regioni a statuto ordinario su materie essenziali quali: sanità, scuola, ambiente, assistenza. Accentrando tutto su burocrati ministeriali che poco potranno sapere in realtà delle esigenze specifiche di un territorio. La beffa ulteriore e che le Regioni a statuto speciale invece, assoluto paradosso di questa riforma, sono escluse da questo ri-accentramento renziano. Quindi alcune tra le Regioni più sprecone d’Italia mantengono tutti i loro poteri e i loro privilegi, rendendoli persino immodificabili.

Si chiude una serata interessante e istruttiva che si chiude tra domande e curiosità dei presenti, dove ben chiaro è che le motivazioni del NO non sono politiche ma obiezioni concrete a chi vuole condannare il paese ad avere una fase confusa ed immobile, ben peggiore della situazione attuale.


 
 
 

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