FLAT TAX: una soluzione vincente per la crescita!
- Daniele Bertana
- 12 gen 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Questa è la nostra proposta: l’aliquota unica o “Flat tax”, vale a dire una totale rivoluzione del sistema fiscale che da bizantino potrebbe diventare semplicissimo, a tutto vantaggio del ceto medio e dei “piccoli” in generale ovvero tutti coloro che non sono in grado di trovare sistemi di elusione al sistema attuale, costruito su misura per i furbetti.
Ci accingiamo ad un breve escursus per provare a spiegare un argomento difficile ma fondamentale per la nostra azione politica.

Sinteticamente la Flat-Tax è un modello fiscale che prevede un’unica aliquota valida per tutti, vuol dire cioè che a prescindere dall’entità del reddito famigliare, la percentuale che andrebbe versata allo stato sotto forma di tasse rimane invariata. Fu ideata per la prima volta nel 1956 dall'economista statunitense Milton Friedman e studiata e promossa in territorio americano dal Prof. Alvin Rabushka, professore di economia all’università di Stanford e applicata in più di 40 paesi dal mondo tra i quali vediamo anche molti paesi vicini al nostro come Irlanda, USA, Albania e Russia.
Le critiche che vengono mosse a questo tipo di tassazione sono le più svariate, ma cerchiamo di partire e capirne la reale convenienza, guardano come potrebbe funzionare a casa nostra.
Il sistema tributario italiano si ispira a criteri di progressività: la tassazione media applicata aumenta man mano che aumenta il reddito del contribuente, esattamente come recita l’articolo 53 della nostra costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Inoltre il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
A prima vista sembrerebbe andare totalmente nella direzione opposta. In realtà la proposta di legge presentata dal nostro gruppo alla camera propone di affiancare ad un’unica aliquota fiscale le deduzioni (non detrazioni) su base familiare, che corrisponde quindi pienamente a questo principio. Applicando le deduzioni, si è calcolato che l’aliquota al 15% scenderebbe fino al 9,7% in presenza di un nucleo familiare di 4 persone con un reddito lordo di 34 mila euro, salendo al 12,8% se il nucleo familiare fosse di 3 persone e avesse un reddito di 42 mila euro l’anno. Fino a diventare il 15% fisso per i redditi superiori a 50 mila euro indipendentemente dal numero di componenti il nucleo familiare. I criteri di progressività sono quindi non solo garantiti dal punto di vista reddituale, ma altresì dal numero di componenti il nucleo familiare.
La nostra proposta è quindi di un'unica aliquota con una deduzione fissa su base famigliare che ne garantisca la progressività. Perché al giorno d’oggi non sarebbe possibile immaginare di sostenere una proposta finanziara indirizzata ad agevolare i ceti più abbienti. Anzi la deduzione familiare ha una ricaduta positiva proprio a partire dalle classi più deboli, quelle che per intenderci oggi subiscono una tassazione del 23%. Crediamo che altrimenti Salvini mai avrebbe dato il suo benestare a una legge del genere.
Caratteristica fondante della Flat Tax è anche la semplificazione brutale del sistema e l'effetto di forte cambiamento che si otterrebbe rispetto al sistema precedente: caratteristiche perfette per l'intento che si vuole raggiungere, cioè il segnare un “punto zero” del fisco con che non si riscontrerebbero in nessuna modifica non radicale del metodo al momento in vigore. In pratica per compilare la dichiarazione dei redditi occorreranno pochi minuti: pensiamo ad un'aliquota del 15% con 3000 euro di deduzione per ogni componente del nucleo familiare; basterà calcolare i redditi lordi incassati, meno 3000 euro per ogni componente della famiglia, quello che rimane sarà tassato al 15%.
Vediamo alcuni esempi per chiarire: pensiamo ad un'aliquota del 15% con 3000 euro di deduzione per ogni componente del nucleo familiare. In pratica per la dichiarazione dei redditi occorreranno pochi minuti: basterà calcolare i redditi lordi incassati, meno 3000 euro per ogni componente della famiglia, quello che rimane sarà tassato al 15%. Oppure un “single” che ha guadagnato 20mila euro lordi dovrebbe togliere dal reddito 3000 euro di deduzione e pagare il 15% sul restante 17000. Totale 2550 euro di tassa. Tutto finito in pochi secondi senza bisogno di alcun aiuto per la dichiarazione dei redditi. E ancora una famiglia di quattro persone con lo stesso reddito avrebbe 4 volte la deduzione fissa di 3000 euro e quindi potrebbe dedurre 12mila euro portando a 8000 euro l'imponibile e quindi pagando solamente 1200 euro di tassa.

L'abolizione di tutte le complicazioni fiscali renderà pagare le tasse semplicissimo e immediato, nonché conveniente, come semplicissimi e immediati potranno essere i controlli. Ecco quindi che arriviamo ad un altro importantissimo vantaggio di questo sistema: un evasore non avrebbe più scuse e sarebbe impossibile nascondersi dietro ad interminabili discussioni su acconti, righi, detrazioni. Ovviamente a questo punto le sanzioni per chi insistesse ad evadere potrebbero diventare severissime! Inoltre, oltre che la recupero di un rapporto paritario tra cittadino e stato otterremmo anche l’attrazione di capitale estero e aziende straniere che trarrebbero a questo punto solo vantaggi dall’investire nel nostro paese.
Infine, dobbiamo dire che è vero che l’introduzione di questo nuovo modello costerebbe caro e salato alle casse dello stato 40 miliardi in più all’anno allo stato, ma grazie alla convenienza di un aliquota così bassa, si renderebbe assolutamente più conveniente pagare le tasse in Italia, favorendo quindi l’emersione di gettito recuperabile dal fenomeno dell’elusione e dell’evasione che ammonta nella nostra penisola a 415 miliardi di euro all’anno. Con un’aliquota al 15% il sistema non collasserebbe, ma bensì permetterebbe di far emergere strutturalmente circa il 30% di questo totale.
Infine un ultima proposta per perfezionare la nostra idea, che consiste nel pianificare una sanatoria per tutti le situazioni di irregolarità rispetto alla dichiarazione dei redditi e di reale difficoltà nella riscossione delle imposte, permetterebbe di recuperare ulteriori 60 miliardi. Ecco che quindi lo stato italiano non solo non collasserebbe, ma ne trarrebbe grande vantaggio traducendosi in fiato per famiglie e imprese, che si trasformerà in maggior produzione per imprese e partite iva, ultimandosi in notevole aumento di punti percentuali del pil.
Le parole d’ordine per il futuro della tassazione in italia sono quindi “pagare meno per pagare tutti” e semplicità. Proprio il contrario di quello che dicono i soliti burocrati che se pagassimo tutti, pagheremmo meno. Facciamo in modo che sia conveniente pagare per tutti!

Comments